Visita guidata a Roma |
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Roma Segreta: il Villino Crespi (apertura straordinaria) |
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Venerdì 22 Aprile 2022 Ore 14:50 |
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Avviso. Informiamo che, in ottemperanza alle disposizioni governative in vigore per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid 19, la partecipazione alle visite guidate all'interno di musei, gallerie, complessi monumentali, siti archeologici (anche all'aperto) sarà subordinata al possesso del Green Pass di avvenuta vaccinazione o guarigione. La certificazione, sia in formato cartaceo che digitale, unitamente a un valido documento d'identità, dovrà essere esibita al personale di custodia del complesso archeologico / museale, il giorno della visita. |
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Villa Crespi fu costruita nel 1907 per il comme. Domenico Crespi. Sono assai scarse le notizie in merito al
committente.
Tuttavia nel 1937 divenne la nuova sede del Conservatorio di Sant’Eufemia, pia istituzione di antica fondazione risalente al 1595, il cui scopo era quello di accogliere le giovani donne romane in difficoltà, dette le “zitelle sperse”.
L’edificio principale, in stile barocchetto, è impostato su tre piani scanditi da imponenti fasce marcapiano, con le finestre ornate da balaustre e sormontate da eleganti cornici in stucco di stile settecentesco con volute e festoni che creano effetti dal bel movimento.
Due sono gli ingressi: quello principale con un monumentale avancorpo ad arco con motivo della serliana; quello posteriore con una scala a due rampe con balaustre riccamente scolpite.
Il piano terreno è caratterizzato da un androne reso fastoso dall’abbondanza di dorature e dipinti di genere, racchiusi in elaborate cornici. All’interno si possono ammirare numerose e splendide opere d’arte, legate alle vicende del conservatorio di Sant’Eufemia. Nella Cappella del Conservatorio sono conservate una bella Annunciazione risalente al 1580 ca. attribuita a Cesare Nebbia e proveniente dalla Chiesa di Sant’Urbano ai Pantani, una tela raffigurante Sant’Eufemia del 1631 dipinta da Andrea Camassei per la chiesa di Sant’Eufemia (distrutta nel 1812), un reliquiario in prezioso argento dorato di Santa Martina, commissionata da Pietro da Cortona, che lasciò al Conservatorio la sua intera eredità. Nello scalone che conduce al primo piano si trova la tela con i Santi Carlo, Francesco e Nicola del XVII secolo, opera di Ottavio Leoni detto “il Padovano”. Il tutto è inserito nella ricca cornice decorativa delle sale, del vestibolo e dello scalone, con stucchi, dorature e pannellature lignee che conferiscono alle sale un gusto storico.
Circonda il villino un giardino cinto da mura dove si apre una bella cancellata in ferro.
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Informazioni |
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Per partecipare è obbligatoria la prenotazione (nome, cognome, tel. mobile, e-mail e C.F. di ciascun partecipante). |
Quota visita guidata e contributo d'ingresso Euro 18.00 |
Visita effettuata con sistemi audio inclusi nella quota |
App.to
in Via Giuseppe Antonio Guattani 17 all'ingresso. |
Durata 90 min. ca. |
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Cancellazione gratuita prima delle 48 ore dall'inizio della visita |
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Le visite sono confermate anche in caso di pioggia, blocco del traffico o sciopero trasporti |
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Pagamenti |
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Puoi pagare la visita in contanti direttamente sul luogo dell'appuntamento |
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Prenotazioni |
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Nome, cognome, e-mail, tel. mobile di ciascun partecipante e C.F. della persona che esegue il pagamento |
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(inviandoci i dati richiesti via email approvi il trattamento dei dati personali nel pieno rispetto del D. Lgs 196/2003) |
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Mappa |
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Turismo Culturale Italiano è associato Fiavet |
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