Visita all'antico Ospedale di San Gallicano in Trastevere, capolavoro dell'architettura sanitaria della Roma del '700. L'ospedale di San Gallicano fu voluto dal papa Benedetto XIII nel 1725 per i "neglectis rejectisque", i più poveri fra i poveri, nel popoloso e degradato rione di Trastevere, in un'epoca in cui il vento delle riforme illuministiche soffiava anche sulla Chiesa. Filippo Raguzzini, brillante figura di architetto del tardo Barocco romano, progettò la struttura sanitaria più all'avanguardia d'Europa, con lunghe corsie areate e reparti divisi fra adulti e bambini. Un secolo dopo, per celebrare il Giubileo e il centenario dell'ospedale che accoglieva degenti anche non romani per la sua specializzazione nelle malattie della pelle, fu costruito il bellissimo Teatro Anatomico, dove i giovani dottori assistevano alle pratiche di dissezione dei cadaveri a fini didattici. Il Teatro conserva la decorazione originale ad affresco, una serie di ritratti dei medici più illustri che operano nell'ospedale e l'importante fregio scolpito di Ignazio del Sarti con la storia di Esculapio, di fine gusto neoclassico. Nel piccolo chiostro trovarono posto fino al 1837 i morti che non avevano nessuno che potesse dargli degna sepoltura. Entrambe le antiche vocazioni dell'ospedale si sono mantenute fino ad oggi: l'Istituto Dermatologico San Gallicano è specializzato nelle patologie della pelle, mentre l'Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP) è l'ente pubblico fondato nel 2007 per l'assistenza dei "neglectis rejectisque" della nostra epoca. Curiosità: vi sono state girate alcune scene di "Troppo forte" di Carlo Verdone e della "Grande bellezza" di Paolo Sorrentino.