Dopo la lunga chiusura causata dalla pandemia torna visitabile uno dei complessi archeologici più sorprendenti della nostra città. Nel 1887 vennero individuati sotto la basilica dei Santi Giovanni e Paolo al Celio numerosi resti di ambienti pertinenti ad almeno 5 diversi edifici databili tra il I ed il IV secolo. Furono portati alla luce un ninfeo decorato da affreschi, una confessio con pitture del IV secolo, un oratorio medievale con affreschi del XII secolo, la fenestella confessionis, un ambiente decorato a finti marmi. La visita permetterà di comprendere le trasformazioni e le fasi evolutive di domus e insule in edifici di culto cristiano. I restauri e le sistemazioni della Soprintendenza hanno regalato ala città anche un piccolo ma ricchissimo antiquarium. Una visita di assoluta bellezza da non perdere.