L'Arco di Giano sorge nella zona compresa tra il Tevere e il Palatino e nota come Velabro, importante area commerciale legata ai primi secoli della nascita di Roma e attraversata da assi viari che collegavano l'area dei Fori Imperiali con quella del Foro Boario e il Porto Tiberino. L'Arco fu realizzato nel IV secolo d.C. e dedicato probabilmente a Costanzo II o a Costantino mentre la denominazione con il quale è noto, Arco di Giano, deriva dal termine latino  ianus, ovvero passaggio coperto. La struttura si presenta tetrapila, con quattro grandi pilastri che sorreggono quattro archi aperti verso le strade che lo attraversano, creando così un vasto passaggio coperto da una volta a crociera a costituire una sorta di loggiato pubblico coperto ad uso dei mercanti presenti in zona. I prospetti esterni sono decorati da nicchie e nelle arcate le raffigurazioni di Minerva, Cerere, Roma e Giunone. Durante l'età medievale fu di proprietà della potente famiglia dei Frangipane i quali lo fortificarono costruendovi sulla sommità un'alta torre demolita nel 1827.