App.to con i partecipanti al viaggio in p.le Ostiense - mura aureliane - e partenza in pullman GT per la Campania alle ore 7:00. Lungo il percorso sarà effettuata una sosta in autostrada.
La giornata sarà dedicata alla visita delle strutture appena riaperte al pubblico a seguito di restauri. Le visite saranno condotte da un'archeologa della Soprintendenza.
Entreremo a Pompei dalla Porta Marina superiore e attraverseremo il Foro civile con sosta alla Basilica e al Tempio di Apollo.
Giungeremo poi alla Casa della Fontana Piccola, riaperta a novembre 2024 dopo la conclusione del restauro. La casa, ubicata lungo la Via di Mercurio, ricalca lo schema tipico delle residenze del I secolo a.C. con atrio a impluvium e tablinio e con il peristilio del giardino dipinto con paesaggi. Fulcro prospettico è la magnifica fontana del giardino a magnificare visivamente l’elevato stato sociale del proprietario.
Entreremo nella Casa del Poeta tragico, scoperta nel 1824 e celebre in tutto il mondo per i suoi raffinati pavimenti a mosaico, per le pitture ispirate alla mitologia greca e per il successo del romanzo “Gli ultimi giorni di Pompei” di Edward Bulwer-Lytton, pubblicato nel 1834. La casa risale al II secolo a.C. e conserva mosaici e pitture eseguiti dopo il terremoto del 62 d.C., tra i quali il famoso il mosaico del cane con l’iscrizione “cave canem“ e il dipinto raffigurante “Arianna abbandonata da Teseo”.
Per la via Stabiana arriveremo alla via dell’Abbondanza dove la strada si allarga e si trasforma in un'isola pedonale fino al Foro civile, cuore della città, dove c'erano i mercati, gli edifici civili e religiosi e dove si svolgeva ogni tipo di attività.
Proseguiremo poi alla scoperta di un'insula riaperta a maggio 2024, quella che comprende la Casa dei Casti Amanti e la Casa dei Pittori al lavoro e la Casa del Cenacolo colonnato. La visita si svolge attraverso un percorso sopraelevato su passerelle sospese che consentono di osservare dall’alto l’intero cantiere dell'insula, ancora in parte da scavare.
Giungeremo poi al nuovissimo punto ristoro nella Casina dell’aquila per la sosta per il pranzo libero.
L'itinerario continuerà dunque con la visita della Casa dell’Efebo, una fastosa ed articolata domus appartenuta ad un facoltoso pompeiano e che prende il nome dalla statua in bronzo di un Efebo qui rinvenuta. La casa, lussuosa per la preziosità delle decorazioni parietali e dei pavimenti, conserva il quartiere privato con il larario, i cubicula, il quartiere di rappresentanza con un’elegante esedra con pavimento a mosaico, il triclinio con un pavimento marmoreo impreziosito da elementi in vetro, l’elegante giardino con il triclinio estivo con pergolato e fontane.
Entreremo nella Casa dei Ceii, nota precedentemente anche come casa della Caccia o casa di Fabia e Tiranno ma che prende l'attuale nome da uno dei nove manifesti elettorali dipinti in facciata e che riportava il nome di L. Ceius. La domus custodisce pitture originali di terzo stile quali, nel triclinio invernale, un “Bacco che offre del vino a una tigre” mentre il giardino conserva paesaggi con scene di caccia tra belve (cinghiali, lupi, una tigre, arieti, un leone, un toro e dei pigmei che lottano contro un ippopotamo e un coccodrillo).
Termineremo infine con la Casa del Menandro con la nuova apertura della zona servile e della stalla. La ricchissima domus, il cui nome deriva da un affresco che ritrae il poeta e commediografo greco Menandro, era una delle più grandi case di Pompei, appartenuta forse ai Poppaei, imparentati con Poppaea Sabina. Notevole il trittico di affreschi con soggetto la guerra di Troia, dalla "morte di Laocoonte" alle vicende di Cassandra e del cavallo di Troia.
Al termine partenza in pullman per Roma con arrivo previsto in tardo pomeriggio/prima serata.